Una delle primissime decisioni che deve prendere chi desidera mettersi in proprio e avviare un’impresa è quella relativa alla scelta della forma giuridica.
Ma che cosa s’intende per “forma giuridica”?
La forma giuridica non è altro che un termine tecnico per indicare il modo in cui è organizzata un’impresa.
Vediamo di chiarirlo meglio.
Innanzitutto devi sapere che l’attività d’impresa può essere esercitata in una delle seguenti forme giuridiche:
- Impresa individuale;
- Impresa collettiva.
L’impresa collettiva a sua volta si divide in:
- Società di persone: società semplice (S.s.), società in nome collettivo (S.n.c.), società in accomandita semplice (S.a.s.);
- Società di capitali: società a responsabilità limitata (S.r.l.), società a responsabilità limitata semplice (S.r.l.s.), società per azioni (S.p.a.) e società in accomandita per azioni (S.a.p.a.);
- Società cooperative.
Prendiamo ad esempio la Ferrero, una delle maggiori aziende italiane specializzata nei prodotti dolciari (es. Nutella, Kinder ecc.): la sua forma giuridica è la S.p.a. (società per azioni).
Una volta chiarito cosa s’intende per forma giuridica risulta evidente che la scelta verso la quale orientarsi non può essere presa in maniera superficiale ma deve essere attentamente valutata.
Forma Giuridica Impresa: 10 aspetti per scegliere la più adatta
1. PRESENZA DELL’UNICO IMPRENDITORE O DI ALTRI SOCI
Questa è la prima condizione (ed anche la più intuitiva) per la scelta della forma giuridica.
Se siamo da soli possiamo scegliere tra la ditta individuale o la società a responsabilità limitata unipersonale. Invece in presenza di più persone la scelta potrà orientarsi anche per le altre forme giuridiche.
2. CAPITALE INIZIALE
Nelle società di persone non è richiesto un capitale iniziale minimo, in quanto i soci rispondono personalmente ed illimitatamente dei debiti della società (con alcune eccezioni che vedremo più avanti).
Il discorso cambia invece per le società di capitali: le due forme più utilizzate, S.r.l. e S.p.a., prevedono infatti un patrimonio iniziale minimo differente a seconda della forma societaria prescelta.
Per le più diffuse società a responsabilità limitata (S.r.l.) è necessario sottoscrivere un capitale sociale di 10.000€ mentre per le S.p.A. il capitale sociale minimo sale a 120.000 €.
3. RESPONSABILITÀ DEI SOCI.
Un altro aspetto a cui prestare attenzione è la responsabilità dei soci. Alcune forme giuridiche limitano il coinvolgimento personale dei soci in caso di fallimento della società.
Nelle società di capitali infatti è l’impresa stessa a rispondere per i propri debiti mentre lo scenario cambia per le società di persone. In quest’ultimo caso è anche il patrimonio personale del socio a fare da garanzia in caso d’incapacità da parte della società a saldare i propri debiti.
Pertanto scegliere come forma giuridica una società di capitali ti garantisce che il patrimonio societario rimarrà separato da quello personale (il vostro o di altri soci ) ed in caso di fallimento i creditori potranno rivelarsi solamente su quello della società (vedi autonomia patrimoniale perfetta).
Quindi, i vostri beni personali saranno al riparo da eventuali pignoramenti o atti giudiziari ed avrete un margine maggiore di tranquillità per potervi occupare dell’attività aziendale.
Nel caso di società di persone, la normativa del Codice Civile è opposta: qui i creditori societari possono decidere di soddisfare i crediti insoluti anche usando il patrimonio personale del socio.
4. REDDITI PERSONALI.
E’ importante considerare anche i redditi personali di coloro che sono impegnati nella nuova impresa. Nel caso in cui un socio abbia redditi personali elevati sarà quanto mai fiscalmente conveniente (almeno per lui) propendere per una società di capitali.
5. MODELLO DI BUSINESS.
Nel caso in cui l’impresa andrà a svolgere un tipo di attività che comporta necessariamente un’elevata esposizione debitoria, ti consiglio di prediligere le società di capitali.
Un esempio sono quelle imprese che hanno bisogno d’impianti dispendiosi o numerosa forza lavoro per la produzione.
Se invece ti dedicherai ai servizi, alla consulenza o a operazioni che di fatto non comporteranno presumibilmente debiti elevati, potresti scegliere una forma societaria meno protetta (Società di persone).
6. FABBISOGNO FINANZIARIO NECESSARIO
Nel caso in cui la società abbia bisogno di finanziamenti bancari la scelta della forma giuridica dovrebbe favorire le società di capitali.
Negli ultimi anni però, indipendentemente dalla forma giuridica adottata, la figura dei soci e degli amministratori è divenuta di fondamentale importanza per ottenere i finanziamenti. Nel mercato attuale, che è sempre più competitivo, la funzione svolta dalle persone coinvolte nell’azienda risulta sempre più importante, dovendo coordinare le svariate attività produttive.
7. TASSAZIONE
Ciascuna tipologia d’impresa ha una particolare tipologia di pressione fiscale ed in base agli utili previsti puoi scegliere la tipologia più adatta alle tue esigenze.
La disciplina prevista dalla legge è molto complessa ed in continua evoluzione ed è quindi necessario valutare i singoli casi e le possibili implicazioni.
8. COSTI DI GESTIONE.
Le società di capitali devono utilizzare necessariamente il regime di contabilità ordinario.
Questo regime contabile è sicuramente completo e fornisce importanti informazioni all’impresa ma ha un costo di gestione (tenuta della contabilità) più elevato rispetto a quello semplificato che potrà essere adottato invece dalle società di persone.
Rimane il fatto che scegliendo il primo avrete un notevole aiuto per comprendere meglio le dinamiche dei rapporti esterni dell’azienda, con l’ambiente in cui opera.
9. PARTECIPAZIONE SOCIALE
Altro criterio di scelta a cui conviene prestare la massima attenzione è quello del rapporto tra rischi e benefici.
Ad esempio acquisire una quota minoritaria di una società di persone (tipo il 5%..) comporta il rischio della responsabilità illimitata e solidale a fronte di un beneficio limitato alla ridotta percentuale di utili spettanti.
10. PROSPETTIVE DI SVILUPPO
Un ultimo aspetto da considerare è la prospettiva dell’impresa. Chiaramente la forma giuridica da scegliere deve calzare per l’inizio dell’attività ma la probabilità di trasferimento della propria quota di partecipazione è un fattore di scelta da tenere in giusta considerazione.
Senza entrare nel dettaglio, il trasferimento di azioni e di quote di s.r.l. appare estremamente più semplice del trasferimento di quote di società di persone, specialmente alla luce dei limiti imposti dalla legge.
Si ritiene sempre che in una società di persone l’identità del socio sia prioritaria, di conseguenza, l’uscita o il recesso di uno di questi può causare un danno economico ingente. Nel caso di società di capitali, invece, il carattere di personalità non è così prevalente e pertanto la circolazione delle quote è più semplice.
La scelta della forma giuridica dell’impresa: Conclusioni + BONUS
Eccoci alla fine.
Quest’articolo rappresenta un’introduzione ad un argomento che approfondirò successivamente.
Infatti la scelta della forma giuridica è uno dei 7 errori che commettono coloro che decidono di mettersi in proprio ed avviare un’impresa.
Sai quali sono gli altri 6?
No?!?!?
Allora devi scaricare SUBITO il mio video-corso gratuito per aprire la Partita Iva con i 7 errori da non commettere.
Clicca sul bottone qui sotto !
CLICCA QUI e Accedi al Video Corso GRATIS >>
Matteo Camurri
Ultimi post di Matteo Camurri (vedi tutti)
- Partita iva Educatore Cinofilo: La guida pratica. - 17 Giugno 2023
- Partita Iva Toelettatore: La guida definitiva. - 5 Giugno 2023
- Partita Iva Pedagogista: La Guida Completa - 11 Maggio 2023