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Cosa sono le startup?

Cosa sono le startup?

Cosa sono le startup?

Al giorno d’oggi è quasi impossibile leggere un giornale senza imbattersi almeno una volta in questo termine.

C’è da dire, però, che sono pochi quelli che dimostrano di aver capito veramente di che cosa si tratta.

Proprio per questo nell’articolo di oggi cercherò di spiegarti  in maniera chiara e semplice che cosa sono le startup  e quali sono le tipologie più diffuse.

Sei pronto?
Iniziamo! 

Cosa sono le startup?

Il termine startup (dall’inglese “inizio”) indica l’avvio di una nuova impresa, con tutto ciò che ne comporta a livello organizzativo e strutturale:

  • ricerca del mercato potenziale,
  • formulazione del modello di business,
  • ricerca dei collaboratori,
  • identificazione del corretto posizionamento,
  • ricerca dei finanziamenti,
  • stesura del piano marketing.

Nella sua definizione originaria, il concetto di startup si riferiva a una tipologia ben precisa di società:  quelle che operavano nel settore dell’informatica e della tecnologia più evoluta, in grado di offrire soluzioni assolutamente all’avanguardia.

Oggi non è più così.

Ormai da qualche anno stiamo assistendo alla nascita di startup nei più diversi settori, da quello alimentare a quello dell’abbigliamento. Si tratta di piccole realtà che nascono dai sempre più numerosi neo-imprenditori (cosiddetti startupper ) che decidono di investire il tutto per tutto per concretizzare la loro idea.

Spesso tali realtà prendono vita grazie al finanziamento diretto dei loro fondatori.

E così, in linea di massima, oggi qualsiasi neo-azienda può essere definita una startup.

È di opinione contraria Paul Graham, imprenditore seriale e co-fondatore di Y Combinator, società specializzata nel lancio e nel supporto di startup. Secondo il parere del manager, c’è un aspetto imprescindibile che caratterizza in modo inequivocabile questa tipologia di azienda, vale a dire la sua capacità di crescere molto rapidamente:

“Per svilupparsi velocemente è necessario produrre qualcosa che sia possibile vendere a un grande mercato. E proprio qui sta la differenza tra Google e un parrucchiere: un parrucchiere non punta a scalare il mercato, Google invece sì. Per poter crescere veramente tanto e in poco tempo, bisogna saper proporre qualcosa che il mercato vuole e che viene richiesto da un numero molto elevato di persone. E, cosa fondamentale, bisogna essere in grado di raggiungere tutte queste persone e di soddisfare le loro richieste.”

Paul Graham

esempio di cosa sono le startup

Quanti tipi di startup esistono?

Ora che abbiamo chiarito il significato di questo termine, cerchiamo di scendere un po’ di più nel dettaglio ed esaminiamo più da vicino le tipologie più diffuse di startup.

Newco

Il termine Newco che prende a prestito le prime lettere delle due parole inglesi “New Company” -nuova società – è utilizzato per identificare un’azienda che nasce dalla ristrutturazione di un’azienda cosiddetta “madre”.

Tale processo di ristrutturazione è spesso legato al fatto che l’azienda madre sta attraversando un periodo di grave difficoltà finanziaria e si trova quindi nella necessità di ottimizzare il più possibile le proprie risorse. In un’operazione di questo tipo si inizia scorporando dall’azienda preesistente alcuni dei suoi “rami” sani, che vengono fatti confluire nella Newco.

Quest’ultima ha una totale autonomia gestionale e operativa.

La denominazione di NewCo ha un significato generico e viene assegnata solo temporaneamente alla neo-costituita società. Al termine dell’operazione, la NewCo verrà battezzata con il suo nome vero e proprio.

Un altro fenomeno che si ritrova con abbastanza frequenza, in questo scenario di mercato, è costituito dal cosiddetto

Spin-off

Con questo termine anglosassone si identifica un’operazione di scissione di una società in due o più parti.

È ciò che in italiano può essere definito come la separazione di un ramo aziendale da una società “madre” più grande, che per motivi strategici sceglie di cedere alla startup un proprio prodotto/servizio o un campo di attività.

A volte la neo-costituita startup rimane di proprietà dell’azienda madre, mentre altre volte il “ramo” viene ceduto ad altri imprenditori perché l’azienda madre ha la necessità di procurarsi, attraverso la vendita, nuove risorse da investire in settori che ritiene più strategici.

L’azienda figlia inizia così a percorrere una strada autonoma che, con il trascorrere del tempo, potrà anche portarla a divenire un competitor diretto dell’azienda madre.

Startup autentiche

Come abbiamo visto, il termine startup è utilizzato per indicare genericamente qualsiasi società neo-costituita.

Ma non è sempre stato così.

Il core business delle prime startup era infatti esclusivamente rappresentato da attività fortemente innovative nell’ambito dei settori dell’elettronica e dell’informatica.

Tali aziende erano caratterizzate da una fortissima propensione alla crescita e in breve tempo alcune di esse sono riuscite ad affermarsi a livello mondiale. Ne sono un esempio eccellente Facebook , Istagram e Snapchat anche se le case history in questo scenario d’avanguardia sono davvero tante.

In un primo tempo, però, non era solo il settore a caratterizzare una startup ma anche la necessità di attirare finanziamenti spesso di importo consistente.

Queste società, infatti, non di rado erano frutto di un’idea brillante di giovani tecnici che, se da un lato vantavano una preparazione tecnica di tutto rispetto, dall’altra rivelavano di avere una limitata competenza finanziaria.

Per questo motivo, cercavano di ottenere i capitali necessari all’avvio della loro azienda attraverso la cessione di una parte delle quote societarie (private equity).

Conclusioni

Eccoci alla fine.

In quest’articolo abbiamo visto cosa sono realmente le startup.

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Matteo Camurri

Laureato in Economia e Commercio. Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti. Fondatore del primo e unico studio di Commercialisti in Italia specializzato nella Creazione d'impresa. Con questo Blog condivido la mia esperienza per aiutare imprenditori e professionisti ad avviare la loro attività nel modo più Veloce e Sicuro. Sposato con Roberta e padre di Mattia.
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