Stai pensando di aprire la Partita Iva con il nuovo Regime Forfettario ma ti spaventano i Contributi Inps?
Bene, allora sei nel posto giusto!
In questa guida ti spiegherò PASSO dopo PASSO quanti contributi Inps sei tenuto a pagare se scegli il nuovo regime forfettario.
Inoltre ti mostrerò come sfruttare un’agevolazione semi-sconosciuta che ti permetterà di risparmiare fino al 35% sui contributi Inps.
Sei pronto?
Si comincia!
Regime Forfettario e Contributi Inps
Nel mio blog ho già affrontato diverse volte il problema dei contributi Inps, visto che sono il costo che spaventa di più chi sta pensando di mettersi in proprio.
Il motivo principale di questo terrore così diffuso è che in molti casi sono da pagare anche se non guadagni niente.
Ed è proprio per questo che molte persone intenzionate a partire alla fine si bloccano: sono spaventate da quanto dovranno pagare.
Ma non solo.
Devi sapere che i contributi Inps sono anche la causa dei problemi di molti neo-imprenditori.
In questi anni ho ricevuto tantissime mail da persone che dopo aver aperto la Partita Iva non sono riuscite a stare al passo con i Contributi Inps da pagare.
Hanno cominciato “saltando” una scadenza, per poi finire, quasi senza rendersene conto, con un debito insostenibile.
Aprire la Partita Iva è facile. Il difficile è mantenerla aperta e in buona “salute”.
Forse non lo sai ma in Italia c’è un esercito di Partite Iva attive ma, ahimè, “malate”.
Sono quelli che, grazie alla loro attività, incassano un po’ di soldi ma alla fine non guadagnano realmente: riescono semplicemente a “tirare avanti”.
La dura realtà è che i loro ricavi non sono sufficienti per stare al passo con le tasse e i contributi Inps da pagare.
Per esperienza ti posso dire che chi si trova in queste condizioni non ha vita lunga come imprenditore…
Il cimitero delle Partite Iva è pieno di situazioni che sono iniziate così.
Ti posso garantire che aprire la Partita Iva ed essere costretti a chiuderla, magari dopo solo un paio d’anni di attività e ritrovarsi senza lavoro e con dei debiti da pagare è una vera “disgrazia”.
Per questo motivo ci tengo a ricordarti quanto sia importante prestare la massima attenzione ai primi anni di attività. Sono in assoluto i più delicati.
Ma veniamo a noi..
Quanto si paga di Contributi Inps nel Regime Forfettario?
Vuoi sapere quanti contributi Inps dovrai pagare se apri la Partita Iva con il nuovo regime forfettario?
Seguimi e lo scoprirai.
Innanzitutto devi sapere che una delle prime scelte che deve fare chi vuole aprire la Partita Iva è decidere quale attività andrà a svolgere.
So che sembra una cosa banale e in alcuni casi lo è.
Un geometra, un idraulico, un’estetista (giusto per farti qualche esempio) non hanno difficoltà a dirti quale attività vogliono iniziare.
In altri casi invece può essere più complicato, magari perché non si sa bene come “etichettare” il lavoro che si andrà a fare. Oppure non si tratta di una sola attività, ma di molteplici.
Ti parlo di questo perché devi stare molto attento in questa fase: da questa scelta dipende quanto dovrai pagare di contributi Inps.
Ad ogni modo, qualunque sia la tua attività, rientra in uno di questi due macro-gruppi:
- Attività d’impresa
- Lavoro autonomo
Queste due categorie sono soggette al pagamento di contributi Inps in misura diversa e presentano entrambe dei vantaggi e degli svantaggi.
Vediamoli nel dettaglio.
Contributi Inps e Attività d’impresa
In questa categoria rientrano le attività artigiane (come ad esempio i fotografi, le estetiste, i programmatori…) e quelle dei commercianti (negozi, ristoranti…).
Se la tua è attività è considerata un’attività d’impresa, devi sapere che ci sono due tipologie di contributi che dovrai pagare:
- Contributi Fissi
- Contributi a percentuale
Vediamoli insieme.
1. Contributi Fissi
È la categoria più odiata in assoluto. Il motivo è che sono SEMPRE da pagare, indipendentemente da quanto guadagni.
Attualmente i contributi fissi da pagare sono pari a € 3.836 per gli artigiani e a € 3.850 per i commercianti.
Fortunatamente non sono da pagare tutti insieme, ma in 4 rate. Le scadenze sono:
- 16 febbraio
- 16 maggio
- 21 agosto
- 16 novembre
2. Contributi a Percentuale
Questa seconda tipologia di contributi non è da pagare sempre.
Li devi pagare solo se il tuo reddito alla fine dell’anno supera €15.953 e non su tutto il reddito ma soltanto sulla quota che supera questo importo.
Giusto per fare un esempio, se il tuo reddito è di €16.600 pagherai i contributi a percentuale solo sull’importo di € 647.
Nella tabella qui sotto puoi vedere a quanto ammonta la percentuale da pagare in base alla tipologia di attività:
REDDITO ARTIGIANO COMMERCIANTE
Da € 17.504 fino a € 52.190 24% 24,48%
Oltre a € 52.190 25% 25,48%
Regime forfettario: l’agevolazione sui Contributi Inps
E qui arriva il bello.
Chi apre la Partita Iva scegliendo il nuovo regime forfettario ha la possibilità di chiedere all’Inps uno sconto del 35% sull’importo dei contributi da pagare.
Questo sconto si calcola sul totale dei contributi dovuti, sia quelli fissi che quelli a percentuali.
Eccoti alcuni esempi per capire meglio!
Filippo ha iniziato l’attività di programmatore a gennaio del 2020.
Alla fine dell’anno il suo reddito è di €14.000.
I contributi che Filippo dovrà pagare sono soltanto quelli fissi che, grazie allo sconto del 35%, si riducono a €2.493 (invece di €3.836).
Filippo ha iniziato l’attività di programmatore a gennaio del 2020.
Alla fine dell’anno il suo reddito è di €23.000.
Oltre ai contributi fissi (€ 2.493) dovrà pagare anche quelli a percentuale.
Infatti, come abbiamo detto, i contributi a percentuale si pagano sulla quota di reddito che supera €15.953 e quindi nel nostro esempio (avendo Filippo un reddito di 23.000 €) su € 7.047.
A questi €7.047 si dovrà applicare il 24% e sottrarre lo sconto del 35% per un totale di €1.099.
Pertanto il totale dei contributi dovuti da Filippo sarà di €2.493+ €1.099 =€3.592
Passiamo ora alla seconda categoria:
Lavoratori Autonomi
In questa categoria rientrano i liberi professionisti che non hanno una Cassa Previdenziale (come ad esempio i consulenti marketing e i grafici).
Il vantaggio principale per chi appartiene a questa categoria è che non deve versare i contributi fissi.
Infatti i lavoratori autonomi pagano i Contributi Inps in percentuale su quanto guadagnano (quindi se non guadagni niente non hai niente da pagare).
L’aliquota attualmente è del 25,98% che si paga sul reddito effettivo risultante dalla dichiarazione dei redditi.
Vediamo un esempio pratico.
Marco, consulente marketing, ha aperto la Partita Iva a marzo del 2021.
Alla fine dell’anno il suo reddito è pari a €17.000, e quindi dovrà versare €4.416 di contributi.
Il lato negativo è che, a differenza di chi svolge un’attività d’impresa, non sono previste agevolazioni neppure per chi sceglie il Regime Forfettario.
I lavoratori autonomi, quindi, hanno contributi Inps da pagare più alti rispetto a chi svolge un’attività d’impresa.
Regime Forfettario e Contributi Inps: Conclusioni
In quest’articolo ti ho fornito una panoramica completa di quelli che sono i contributi Inps per chi apre la Partita Iva con il regime forfettario.
Sono certo, però, che avrai qualche dubbio o qualche domanda.
Per questo motivo ti consiglio di guardare SUBITO il mio videocorso gratuito per aprire la Partita Iva.
All’interno troverai tutto quello che c’è da sapere sul regime forfettario.
Nello specifico:
- Chi può sceglierlo e chi no,
- Quando conviene sceglierlo e quando invece no,
- Quali sono i limiti di reddito che non devi superare,
- Come si calcola il reddito su cui pagare le tasse e i contributi.
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Alla prossima!
Matteo Camurri
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