Sei uno psicologo e stai pensando di aprire la partita IVA per svolgere questa attività come libero professionista?
Allora oggi è il tuo giorno fortunato!
Sai perché?
Perché in questa guida ti spiegherò tutto quello che è necessario sapere per aprire la Partita Iva e svolgere la professione di psicologo senza commettere errori e senza farti schiacciare dalle tasse e dai contributi.
In più risponderò alle domande più gettonate sull’argomento “Psicologo e Partita Iva”.
In particolare, ti svelerò
- qual è il codice ATECO migliore da scegliere,
- qual è il regime fiscale perfetto per la tua situazione specifica,
- come farti risparmiare il massimo possibile sui contributi,
.. e molto altro!
Ma procediamo con ordine e iniziamo con il primo passo:
Aprire la Partita IVA da Psicologo
Dal momento che desideri lavorare come libero professionista, la prima cosa da fare è aprire la partita iva per metterti in regola con il Fisco.
Lo so che sei già preoccupato, ma niente panico!
Si tratta di un adempimento semplice, che non costa nulla: basta compilare un modulo e il gioco è fatto.
Semplice sì. Ma non da sottovalutare! Perché può nascondere diverse insidie.
A cosa mi riferisco?
Al fatto che prima di aprire la partita iva è necessario fare diverse scelte che, se non vengono fatte in modo corretto possono anche compromettere la tua futura attività.
Ad esempio, sai a quale codice ATECO fa riferimento la tua professione di psicologo?
Sai qual è il regime fiscale più adatto a te?
E che mi dici della forma giuridica, sai qual è la migliore per te?
E questo non è che l’inizio..
Sì, perché una volta che hai aperto la Partita Iva sei tenuto a gestirla con la massima attenzione. Nessuna scelta va mai sottovalutata.
La normativa fiscale è particolarmente complessa nel nostro Paese e cambia continuamente: per non rischiare di prendere delle multe – anche piuttosto salate – è necessario mantenersi sempre aggiornati.
E non importa se apri solo una piccola attività.
Anche se rientri nel cosiddetto Regime Forfettario non sei esonerato dal rispettare parecchi adempimenti.
Ma tranquillo.
Non facciamoci prendere dal panico e vediamo passo-passo tutto quello che devi sapere.
Partiamo da qui:
Codice Ateco Psicologo: Quale scegliere?
Te lo dico tra un attimo.
Non voglio tenerti sulle spine, ma prima è importante chiarire alcuni aspetti.
Devi sapere che le leggi fiscali in Italia non sono uguali per tutti, ma variano in base alla tipologia di contribuente.
Con la scelta del codice ATECO si stabilisce a quale tipologia di contribuente tu apparterrai.
Ecco perché la scelta del codice ATECO va fatta con attenzione.
Sono pochi i neoimprenditori che lo sanno e spesso in questa fase commettono degli errori perché sottovalutano l’importanza di queste scelte.
E se parti col piede sbagliato, la tua strada fiscale sarà poi tutta in salita!
Per tua fortuna però il lavoro “sporco” l’ho già fatto io per te.
Quindi se stai pensando di iniziare la professione di psicologo devi sapere che il codice ATECO giusto è 86.90.30
Fatto questo, andiamo avanti e vediamo..
Qual è il regime fiscale migliore per lo Psicologo?
Altro punto dolente: la scelta del regime fiscale. Se sbagli, può costarti molto caro!
Anche perché da quando è stato introdotto il Regime Forfettario la confusione tra i non addetti ai lavori è cresciuta in modo esponenziale.
Molti hanno optato per questo regime ad occhi chiusi, senza sapere a cosa andassero incontro.
E questo è un gravissimo errore.
Ogni realtà imprenditoriale, piccola o grande che sia, è un mondo a sé.
Quindi, non è detto che se tu hai tutti i requisiti per poter adottare il Regime Forfettario questo vada automaticamente bene per te.
E sai qual è il rischio se fai la scelta sbagliata?
Puoi rimetterci un mucchio di soldi!
Ma non preoccuparti: puoi trovare il Regime Fiscale più adatto al tuo caso specifico facendo il test che ho preparato per te.
Ovviamente non è completamente affidabile come può esserlo una consulenza fiscale personalizzata, ma può comunque darti un’idea molto precisa.
Partita Iva e contributi ENPAP
Nel momento in cui apri la Partita Iva, sei automaticamente tenuto a versare anche i contributi previdenziali.
Innanzitutto, vediamo di capire di che cosa si tratta.
Devi sapere che, in base a quanto stabilito dallo Stato italiano, chiunque lavora deve pagare i contributi previdenziali: questi sono fondamentali per garantirci una pensione – si spera – in futuro.
Se sei un lavoratore dipendente è il tuo datore di lavoro che li versa per te.
Ma se sei un libero professionista te ne devi occupare da solo.
In molto mi chiedono: “Matteo, ma non è possibile rinunciare alla pensione e non pagare ‘sti benedetti contributi?!?!”.
Purtroppo no, non è possibile per vari motivi (ma non è questa la sede giusta per affrontare l’argomento).
Torniamo a noi.
Gli psicologi che aprono la Partita Iva sono tenuti ad iscriversi all’ENPAP e a versare i relativi contributi.
Vediamo a quanto ammontano questi contributi.
Per l’anno 2022, l’ENPAP impone a tutti gli psicologi iscritti di pagare un contributo soggettivo, pari al 10% del reddito professionale netto (fatturato meno i costi), con un minimo di 780,00 euro.
Facciamo un paio di esempi per capire meglio questo concetto.
Esempio 1
Luca infermiere nel 2022 fattura 8.000 euro e sostiene dei costi per 1.500 euro.
Il reddito professionale netto è pertanto di 6.500 euro.
Il 10% di 6.500 euro è 650 euro.
Luca è comunque tenuto a pagare il minimo annuale pari a 780 euro.
Esempio 2
Adesso immaginiamo che Luca nel 2022 fatturi 28.000 euro e abbia dei costi per 5.000 euro.
Il reddito professionale netto è pertanto di 23.000.
Il 10% di 23.000 euro è 2.300 euro.
Luca pertanto dovrà pagare 2.300 euro di contributi soggettivi.
Apertura Partita Iva come Psicologo (videocorso gratis)
Bene, eccoci arrivati alla parte finale.
In questo articolo ti ho spiegato tutto quello che è importante sapere per aprire la Partita Iva se vuoi intraprendere la professione di psicologo.
Ma ricorda..
Aprire la Partita Iva è facile. Il difficile è mantenerla aperta e in buona “salute”.
È inutile girarci intorno: i primi anni di attività sono molto delicati.
Ma non ti devi preoccupare, perché se sogni di metterti in proprio per avviare un’attività che sia profittevole e vuoi essere sicuro al 100% di non commettere errori allora ho una sorpresa per te!
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Matteo Camurri
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